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Olio al peperoncino: una goccia di vita che sta bene su tutto (sempre e comunque)

Spesso il colpo di genio sta proprio nella capacità di prendere una cosa ordinaria e trasformarla in una tendenza che renda quel qualcosa desiderabile da tutti. La definizione ‘’colpo di genio’’ si adatta perfettamente a chi ha preso due semplici ingredienti come olio e peperoncino e li ha trasformati in qualcosa di incredibile.

Se sei un fan dell’olio cinese al peperoncino ma non conosci le diverse varianti e ricette, questo articolo è proprio ciò che ti serve. Quindi, senza perdere altro tempo, prendi il cucchiaio e preparati a tirare fuori delle belle storie da questo vasetto piccante!

Il concetto di condire utilizzando oli vegetali è sempre stato un filo conduttore che unisce culture diverse nel mondo. Già prima del fatidico giorno in cui un’etichetta è stata attaccata sulla prima bottiglia in assoluto, ricette simili erano già presenti un po’ ovunque, al punto che qualcuno avrebbe potuto pensare che i cinesi stessero investendo in qualcosa di inutile e già esistente, se fosse solo questo però non saremmo qui a parlarvene.

In Cina, l’olio al peperoncino fa riferimento a una serie di ricette regionali non registrate di un condimento base per molte preparazioni in diverse cucine. La sua produzione iniziò durante la tarda dinastia Ming, quando il peperoncino fu introdotto per la prima volta dall’America Latina. In origine, l’iconico duo peperoncino piccante + olio di colza era concepito come un metodo semplice per preservare la fragranza e la freschezza del peperoncino anche fuori stagione. Poco dopo, le persone hanno però iniziato ad apprezzarne il gusto e ad usarlo non solo come metodo di conservazione ma anche come condimento. Infatti, è diventato abbastanza comune vederlo abbinato a ravioli, noodles, verdure e dim sum. Recentemente è emersa una versione spalmabile densa di questo condimento che ad occhi inesperti sembra marmellata, probabilmente perché la vecchia bottiglia è stata sostituita da un barattolo più conveniente.

Per quanto semplice possa sembrare, non tutti i tipi di olio al peperoncino sono uguali, però. La tradizionale combinazione di peperoncino fresco e olio di colza è circondata da decine di diverse varianti regionali che aggiungono profondità al sapore e allungano la lista degli ingredienti. Nella cucina del Sichuan, ad esempio, l’olio caldo viene versato su una miscela di peperoncini tritati e pepe locale lasciato poi in infusione, ottenendo quella classica tonalità scarlatta ulteriormente arricchita da note anestetizzanti e pizzicanti. Nel Guizhou, invece, l’impasto è più denso e il sapore più ricco, tanto da assomigliare più a una pasta che a un olio; diventato noto in tutto il mondo come “chilli crisp”. Discuteremo più avanti delle sue caratteristiche!

Al di là delle differenze, oggi l’olio al peperoncino è un must in ogni cucina del mondo. I presupposti per l’esplosione c’erano già ed era solo questione di tempo prima che diventasse una moda, basti pensare che, dal Mapo Tofu ai Dan Dan Noodles, molti famosi piatti cinesi prevedono l’utilizzo dell’olio al peperoncino ad un certo punto della ricetta. Per questo motivo, la domanda di olio al peperoncino è cresciuta di pari passo con quella di cibo cinese in generale. Per non parlare del crescente desiderio oltreoceano di nuove esperienze esotiche che non si esauriscono in ricette d’importazione e piatti pronti; ne sono un chiaro esempio le nuove tendenze emergenti che vedono l’olio al peperoncino mescolato a preparazioni occidentali come pizze o addirittura gelati. A questo punto, ciascuno sembra aver contribuito a questo trend con la propria versione di questo condimento, ma la fame di novità è tanta e la corsa all’innovazione di questo prodotto si gioca su tutti i fronti e si imposta su elementi diversi. Peperoncino e olio rappresentano oggi le basi e gli amanti del piccante sperimentano ingredienti e abbinamenti diversi.

Ad esempio, anche se la ricetta originale cinese prevede un buon olio di colza, persone di paesi diversi hanno cercato sensazioni differenti versandoci sopra un altro tipo di olio (olio di soia, olio d’oliva e persino olio di sesamo).

L’altra discussione riguarda l’aggiunta di spezie. In base al tipo di condimento che si vuole ottenere (un olio cristallino o una pasta liscia e densa?) le ricette potrebbero prevedere una combinazione variabile di aglio, salsa di soia, soia fermentata, zucchero, anice stellato, zenzero e scalogno. Poiché questo prodotto diventi globale, tuttavia, bisogna che incontri le nuove tendenze e i nuovi gusti: molte preparazioni commerciali riescono a raggiungere palati più sofisticati, aggiungendo gamberi secchi, pasta fermentata di soia o funghi secchi in sostituzione del Glutammato monosodico, per aggiungere il così tanto richiesto quinto gusto, l’umami.

Poi abbiamo il discorso sulla consistenza, ed è qui che si sviluppa la competizione massima. La consistenza riguarda il modo in cui il cibo reagisce alla masticazione; collosa, liquida o cremosa. Oggi la nuova moda è la croccantezza: quella sensazione di croccante sotto i denti, appagante come il rumore dei passi sulle foglie secche; ciò che ha segnato la differenza tra le patatine tradizionali e quelle all’olio di peperoncino. In origine, questa caratteristica veniva aggiunta all’olio piccante tradizionale sostituendo i peperoncini freschi con fiocchi di peperoncino essiccato. La versione del Sichuan, a sua volta, cerca lo stesso risultato aggiungendo una quantità di pepe locale (pepe del Sichuan); producono un suono scrocchiante quando vengono masticati, rilasciando note fruttate pizzicanti e anestetizzanti, che mescolate con la piccantezza dei peperoncini secchi danno vita a quel fantastico sapore noto nel Sichuan come Málà (麻辣). Per raggiungere l’apoteosi, alla ricetta sono stati aggiunti semi di soia fermentati e arachidi tostate, o tofu tostato, aggiungendo croccantezza e profumo. Altri ancora semplicemente variano leggermente il rapporto tra olio e altri ingredienti per renderlo più denso e spalmabile.

Ma facciamo il punto di quello che abbiamo imparato oggi.

L’olio di peperoncino è qualcosa che è stato sulla bocca di tutti di recente, letteralmente. Un condimento così semplice; eppure, così sorprendentemente vario in tutte le sue diverse tendenze, stili, sapori e consistenze. Non c’è letteralmente alcun limite agli abbinamenti e rimarrai sorpreso nello scoprire quante cucine diverse prevedano l’utilizzo dell’olio piccante, non solo quella cinese.

Per la sua semplicità e la sua ampia reperibilità, questo condimento ha letteralmente scatenato una vera e propria competizione di ricette e abbinamenti originali. I più coraggiosi hanno addirittura provato in prima persona a creare la propria miscela, adeguando la piccantezza e la consistenza al proprio gusto personale. Questo mostra il potenziale dell’olio al peperoncino, che può corrispondere quasi a qualsiasi gusto e offrirti esattamente l’esperienza gastronomica che stai cercando, che si tratti di una piccantezza estrema o solo di una spruzzata di vita sui tuoi pasti quotidiani.

E tu? Hai creato la tua versione dell’olio al peperoncino? E hai già trovato il miglior modo per utilizzarlo nella tua cucina? Condividi con noi le tue esperienze e porta un contributo alla scienza dell’olio al peperoncino!

E ricorda, se pensi che oggi sia una di quelle giornate NO, accendila con un filino di olio piccante!

ChinEAT


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